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Fatamorgana

by Queen of Saba

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1.
Fatamorgana 03:08
Sentimi bene, non mi fido più Di grattacieli e cieli blu Stringimi più forte mentre aspiro quest’aria Sento ancora l’onda d’urto, mollami o ti caccio un urlo Di tutti gli animali abbarbicati sui semafori in città Ho nelle vene un liquido speciale Buono solo a farmi male E fidati lo smog non c’entra Voglio amarti con violenza Non c’è spazio per la mia inciviltà Non so che mi succede ma i miei polmoni stanno bruciando peggio dell’Amazzonia Mi tremano le gambe come strade al sole, e non penso che sia solo emicrania RIT Ho una giungla nel cervello E mi sento prigioniera Se sei stata tu a farlo Ti prego sciogli questa magia nera Mi dici mille volte che mi vuoi Come a tutti i tuoi eroi Ed immancabilmente poi sparisci nel nulla Ma sto un gran bene qui nel limbo, sento suoni di marimba E ormai non m’interessa se è un miraggio oppure vivida realtà Mi manca riposare sul tuo seno Sei un paesaggio ultraterreno Mi perdo nei tuoi buchi neri In balia dei tuoi poteri Nello spazio non esiste gravità Non so che mi succede ma i miei polmoni stanno bruciando peggio dell’Amazzonia Mi tremano le gambe come strade al sole, e non penso che sia solo emicrania RIT Non so che cos’ho preso ma sento che la lingua mi prude come fosse orticaria Mi girano le orbite come pianeti, e non penso che sia solo una voglia RIT Ho una giungla nel cervello E mi sento una guerriera Se sei stata tu a farlo Ti prego mostrami la magia nera
2.
Origami 03:05
Vorrei dipingerti dentro una foto Uno sfondo perfetto con te perfettamente al centro La tua figura lunga ritagliata a filo e pennello come uno stecco di gelato, quello che addento e lecco, diventa morbido morbido, tendenzialmente umido un po' Che la mia saliva ti potesse aprire il cuore non lo sapevo no, no Diventi docile a suon di morsi? No, non credo È più che la dolcezza ti sta dentro a pelo e piano piano a colla e acqua ti disegno appieno Non me lo spiego, no non me lo spiego RIT Dimmi come faccio (a)appiccicare al muro te che le tue dimensioni sono a multipli di tre Dimmi come fare ad appiattire le tue pieghe che non so fare un origami neanche se mi paghi Vorrei trovarti dentro l'uovo di Pasqua Un'ellissi precisa e tu dentro, al centro Con il tuo cardigan cardigan di tweed sempre attuale solo un po' piu' largo del normale, ci puo' stare Mi raccomando non ti dimenticare che mi piaci coi capelli raccolti, vanno bene anche sciolti non ti preoccupare, basta che ti fai trovare Non mi lasciare, no non mi lasciare RIT neanche se mi spieghi spieghi e rispieghi, pieghi e ripieghi, ora piegati, cosa mi preghi(X2) Vorrei vederti dentro un videogioco Un paesaggio di pixel e tu nel personaggio al 100% Forma bionica, supersonica, diventi euforica quando vinci a Mario Kart Non ti piace perdere ma la testa l’hai già persa Per me, superman, sei su-perversa Vorresti battermi e poi sbattermi e viceversa Sbattermi, e viceversa RIT Dimmi come faccio (a)appiccicarti al muro se le tue stramaledette pieghe non se ne vanno da se' Mi tocca mettermi a imparare come farle sparire Non so fare un origami manco a morire!
3.
Chiodo Fisso 03:00
È da qualche decina di giorni che mi sembro strana Ogni fiore su cui mi poso diventa un m’ama non m’ama Vorrei guardarti negli occhi senza volerti portare lontano E quando dico lontano intendo il mio letto, che è al secondo piano Ehi, non pensarmi così Come una povera stronza che dice soltanto di sì È solo che non resisto alle tue labbra e a tutto il resto Mi basta un gesto e ti giuro mi svesto al più presto Oh, come mi parla al cuore la tua voce Ogni parola dolce è un dolore atroce Se ti chiamo troppo dimmi se ti stresso Vorrei tanto che ci amassimo più spesso Se sono troppo esplicita, ti chiedo perdono È che quando si parla di fi-lings sai bene che non ragiono Se ci fossero parole adatte ad un pubblico di cataratte Non staremmo qui a parlare di quanto mi piaccia sbatte- re, ora vattene, so già che sto per dire cose saffi-che Tipo L.O.V.E. e altre mille frasi ovvi-e Ti piacerò lo stesso anche se sono una sottona? Ormai sono monotona, mi chiedo sempre quand’è che si limona Oh, come mi parla al cuore la tua voce Ogni parola dolce è un dolore atroce Se ti chiamo troppo dimmi se ti stresso Vorrei tanto che ci amassimo più spesso Mi dici fischia, c’hai il chiodo fisso Rispondo fammi un fischio e io mi eclisso Poi pensi prima provo poi restituisco Io penso ti rimborso a tasso fisso
4.
Sì sì lo so, dovremmo stare al mare Ma mentre siamo qui, ascolta questo beat! RIT Guarirò (Senza guru ed Alghe Guam) Guarirai (e guide alla felicità) A me che piace il mare e a te che vivi in una giungla artificiale Non fa mica tanto bene, no, non poter uscire La depressione ci attanaglia come un cane con la rabbia Mamma non chiamare sto surfando E non penare se ogni tanto affondo Se sento il suo respiro Mi manca l’aria RIT Protezione 10 come ai Tropici Scenari di sabbia poco distopici Surf sulle onde dei pensieri Tsunami sui destini forestieri Mi ritrovassi ora non sarei al sicuro Appuntamento al buio con il mio futuro Incamero silenzio, lo sto comprimendo Atomi di tempo non fanno un momento Parlo con me stesso ma è una folla soffocante Tante, ma quante? Ma quanto è pesante? Oltre l'orizzonte, tu sei lì distante Attendo l’estate, attendo l'istante RIT Dai, smettiamo di fumare, questa sera a letto presto e poi domani pedalare Quei tormentoni d’amore che non ti fan dormire Me li dici quando hai voglia, con uno spritz ed una paglia RIT
5.
Supplì 03:37
Sono due minuti di cottura per fare un supplì E io mi vedo fra due anni sai lontano da qui Sempre coi supplì ma di una marca diversa La vita da studente mi è sempre stata avversa Ora ho voglia di lavorare e nei weekend andare al mare Andrò a vivere in un posto con un clima tropicale Perché sta nebbia fa male Tu non hai fame? Lasciati andare. Sai cosa dire. Tu non hai, tu non hai RIT Tu non hai fame? Svuota il banco surgelati e vieni adesso da me Lo so che sono le tre Ma io non vedo più in là di te Mi dicono al telefono mai una volta che rispondi Trovo sei chiamate in trentasei secondi Non sono brava coi numeri ma conto i minuti Sto cuocendo a fuoco lento e già mi sono cresciuti I capelli come funghi qui nel sottobosco Delle cose mie di me che ancora non conosco Entro piano in questa giungla a fari spenti Non seguirmi ché poi te ne penti Tu non hai fame? Lasciati andare. Sai cosa dire. Tu non hai, tu non hai RIT Ora immagina una vita senza grilli per la testa la patente poi la casa una professione onesta Forse una famiglia come quelle da pubblicità Sì pubblicità progresso quelle viva la diversità Non sono un campione statistico Non fatemi domande solo sì o no Se vi serve un campione di stile misto Chiedete a Gesù Cristo Un giorno, sai, guadagnerò abbastanza per prendere una casa in affitto Per me e te, solo me e te, una casa. E vivremo insieme Un giorno, lo sai, asciugherò le lacrime Tutte le lacrime che non ho mai potuto dimenticare
6.
La Periferia 01:30
La periferia della città è come la fine di un amore Cose che ricordano giorni dolci, ma brutte e spente Ma se ricordi sui muri ci puoi disegnare anche tutta l'arca di Noè E se ti perdi puoi contare fino a tre E poi lascia andare il tuo dolore Parla a chi di notte è come te Le luci lontane del mondo ora non servono, non ti dicono più Dove devi andare, lo puoi scoprire tu
7.
Spremiagrumi 02:47
Mi sveglio, o forse cambio sogno La luce, no non ne ho bisogno Chissà in che casa sono, chissà dove mi trovo Mi è parso di sentirti qui e invece era un altro suono Mi sento come grattugiata Pezzi di me tritati e sciolti in una limonata Una limonata, sì ci starebbe bene Così sto sveglia un altro po’, che mi conviene RIT Ché se dormo poi Arrivi tu Che mi dici che Non mi ami più E allora vado di là e accendo la tivù Lo spremiagrumi Non funziona più Il rubinetto ha smesso di perdere Non esegue più il valzer in tre gocce su pentole E allora se ascolto Tchaikovsky E butto giù un po’ di Brioschi Dici che mi passa questo bruciore collaterale che mi scaverna gli occhi? Uh - uh
8.
Dico cose di cui poi mi pento ma tu Ascolta a metà Scrivo cose che non leggerai mai Nemmeno tu Ma cercami le mani se io scivolo E mentre ti allontani Sento cose di cui non ti accorgi che tu E mi chiedi: "che c'è?" E io senza fiato taccio perché ormai Non so fare di più I tuoi mille pezzi si scompongono Mentre ti allontani Se li rimetto insieme non funzionano Non fra le mie mani Un tuono nel buio non ci salverà Ci farà solo sentire più vive E quando quel fulmine ci colpirà Saprò che sei sempre stata tu You know that the thunder won't break our bones You know that it'll ignite our feelings You know that the more I get close to you You know I get closer to my truth
9.

credits

released June 25, 2021

Queen of Saba sono Sara Santi e Lorenzo Battistel
Registrato e Missato da Lorenzo Battistel presso il Mud Sound (VE)
Masterizzato presso “The Basement”, “Noshoes Recording Studio”, “Mud Sound”, “Eleven Mastering”, “Cozy Studio”.
Foto di Giacomo Bianco
Progetto grafico di Giorgia Florenzano
Edizioni “Boogie”
Pubblicato per “La Colletta Dischi”

Hanno suonato in questo CD: Giuseppe D’Ambrosio, Sebastian Martini, Federico Ridolfi, Filippo Gazzola, Nicolò Perina, Giacomo Zanetti, Alberto Forzan, Davide Nicchio, Ermanno Menegazzo.

Foto di Giacomo Bianco
Progetto grafico di Giorgia Florenzano

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Queen of Saba Venice, Italy

Alieni in un mondo che spinge al binarismo, i Queen of Saba si presentano con colorata irruenza per smantellare i dogmi di genere ed esplorare le infinite sfumature della musica.
Duo elettronico con un'anima analogica composto da Sara Santi e Lorenzo Battistel, i Queen of Saba si cibano di influenze Neo-Soul, Alternative R&B, Disco Pop, Hip-Hop e Indietronica.
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